Il Parent Training

Il Parent Training

Il parent training è un intervento psicologico rivolto ai genitori dei bambini/adolescenti che presentano difficoltà/disturbi psicologici o comportamentali, finalizzato all’incremento delle abilità genitoriali nel gestire i comportamenti problematici dei figli.

A prescindere dall’approccio del professionista che mette in atto il parent training, ci sono delle linee comuni a tutti gli interventi di aiuto ai genitori.

In particolare, il parent training mira a:

  • Migliorare la relazione e la comunicazione tra genitori e figli

  • Aumentare la capacità di analisi dei problemi educativi che possono insorgere

  • Aumentare la conoscenza dello sviluppo psicologico dei figli e dei principi che lo regolano

  • Diffondere metodi educativi efficaci

  • Rendere la vita familiare e i problemi di tipo educativo che possono sorgere più facilmente gestibili (Soresi, 2007).

Il conduttore è un esperto nei problemi dei bambini e deve possedere buone capacità di comunicazione e mediazione con le famiglie. I programmi che i genitori seguono a casa producono cambiamenti significativi e duraturi nei disturbi dei bambini. Si cerca, infatti, di modificare lo stile relazionale e gli atteggiamenti che influiscono negativamente sui comportamenti dei bambini: i genitori apprendono ad affrontare con efficacia molti problemi comuni che, a lungo andare, possono compromettere non solo il benessere familiare ma lo sviluppo psicologico del bambino.

I modelli di realizzazione

I modelli più importanti sono legati a due visioni diverse del ruolo dei soggetti coinvolti nella formazione: lo specialista e i genitori.

  • Primo modello: il ruolo dei genitori consiste soprattutto nel mettere in atto programmi e strategie che sono state precedentemente elaborate dal professionista. I genitori vengono coinvolti nel programma in qualità di “agenti del cambiamento” e imparano a usare tecniche specifiche per problemi specifici. Il rischio è che, nel momento in cui viene a mancare la figura dell’esperto, i genitori non riescano ad affrontare i problemi che esulano dalla normale routine; si rischia di creare dipendenza dei genitori dall’esperto.

  • Secondo modello: si è focalizzato sul ruolo dei genitori intesi come agenti attivi nell’apprendimento. In questa ottica essi studiano e apprendono i principi e le metodologie di base legate alle teorie dell’apprendimento. Come conseguenza di tale formazione sostanzialmente didattica, i genitori dovrebbero essere in grado di scegliere di volta in volta quale linea di intervento intraprendere, quali apprendimenti favorire nel bambino, quali tecniche utilizzare e così via. L’esperto riveste un ruolo inizialmente didattico, successivamente assume quello di supervisione e di supporto alle attività educative e di recupero che vengono svolte dai genitori. L’approccio che sta alla base di questo modello offre il vantaggio di garantire notevole indipendenza e flessibilità al modo di agire dei genitori.

La progettazione

I metodi per progettare il Parent Training sono essenzialmente due: consulenza individuale o gruppi di formazione.

Mentre il primo metodo utilizza tecniche che assomigliano, in una certa misura, a quelle classiche dell’approccio di tipo “terapeutico”, nel secondo caso l’azione dello psicologo è volta a un gruppo di genitori.

I gruppi consentono ai genitori di affrontare i compiti e le difficoltà educative aumentandone le competenze ma anche favorendo, in un clima collaborativo, la condivisione di esperienze personali. Permettono inoltre di facilitare lo scambio di esperienze, facilitare lo scambio emozionale, diminuire, attraverso lo scambio con gli altri, il senso di smarrimento e recuperare l’identità genitoriale (Danforth et al., 2006).

Non vi sono regole precise riguardo alla dimensione del gruppo, anche se il coinvolgimento di 4-5 famiglie è il criterio minimo per giustificare una proposta di intervento di questo tipo.

La composizione del gruppo deve essere il più possibile omogenea sia per l’età e le problematiche del figlio, sia per le caratteristiche del genitore.

Il programma prevede in genere da 4 a 10 incontri con cadenza settimanale in 3 parti:

  • parte teorica, per illustrare gli aspetti generali dell’argomento.

  • parte pratica, dove i genitori svolgeranno attività di role playing, case work o guarderanno filmati e videoregistrazioni da commentare.

  • parte conclusiva, con la consegna di alcuni esercizi da attuare a casa.

L’efficacia dei programmi sembra essere indubbia quando i problemi del bambino sono altamente specifici e circoscritti. Per i bambini con ritardo evolutivo i risultati sono migliori con interventi precoci e globali che favoriscono lo sviluppo delle abilità cognitive, di quelle linguistiche e la promozione dell’autonomia.

Quando è maggiormente consigliato questo intervento?

La persistenza di problemi di condotta durante l’infanzia è un predittore di problemi comportamentali a scuola e di possibili problemi futuri. Tuttavia ci sono numerosi fattori che determinano una positiva evoluzione del disturbo. Uno di questi è il rapporto positivo con i genitori: la famiglia è una risorsa importante per cercare di favorire comportamenti “autoregolativi” nel bambino.

Sono quindi necessari interventi finalizzati all’incremento delle abilità genitoriali, come il parent training, soprattutto nel gestire i problemi quotidiani che possono insorgere nell’educazione, anche a prescindere dall’eventuale presenza di figli particolarmente “difficili”.

Quando si verificano delle situazioni di disagio di un bambino, l’intervento con i genitori può essere determinante al fine di gestire meglio le problematiche del figlio, circoscriverle, ridurle e/o risolverle. A questo proposito è fondamentale che i genitori siano informati sulle problematiche relative alla difficoltà del loro figlio e in particolare sui disturbi quali ADHD, disturbo della condotta e disturbo oppositivo provocatorio.

È possibile aspettarsi cambiamenti positivi con il parent training anche per famiglie con bambini/ragazzi con autismo o altre problematiche comportamentali o psicologiche, come i disturbi d’ansia o i disturbi alimentari.

Le sfide associate alla crescita di qualsiasi bambino, indipendentemente dal fatto che soffra o meno di un disturbo psicologico, sono numerose e a volte schiaccianti. La formazione dei genitori attraverso questo programma li aiuta a gestire i loro livelli di stress e a sviluppare meccanismi di coping migliori, che a loro volta permettono un ambiente domestico più sano e controllato.

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